A 20 km da Potenza, in Basilicata, esiste un posto che potrebbe essere un villaggio degli Hobbit: il Parco Urbano dei Palmenti a Pietragalla.
Nonostante sembri una cartolina medievale, i palmenti sono stati edificati solo nel XIX secolo.
Cosa tratteremo
Origine e uso dei Palmenti
I palmenti sono un insieme di grotte in pietra e scavate nella roccia su diverse altezze. Nel parco ce ne sono oltre duecento e l’impatto visivo è davvero notevole!
I palmenti erano usati per la pigiatura dell’uva e per la successiva fermentazione del mosto.
È possibile esplorare il Parco ed entrare all’interno del palmento, composto da due o quattro vasche. L’uva era condotta all’interno del palmento e veniva schiacciata a piedi nudi nella vasca più alta. Il prodotto della spremitura colava nella vasca sottostante, dove fermentava per 15 o 20 giorni. Successivamente, il mosto veniva spostato nei barili e versato nelle botti, chiamate “rutt”.
Cosa vedere a Pietragalla
Pietragalla è un piccolo centro di circa 4.000 abitanti ma, nonostante le sue piccole dimensioni, vale la pena di essere visitato! Pietragalla si presenta come un borgo medievale, con archi e vicoli nascosti ma indiscutibilmente affascinanti!
Si può iniziare a visitare Pietragalla dal suo centro storico, in cui sono presenti il Palazzo Ducale e la Chiesa Madre. Uno sguardo merita anche il Museo della Civiltà Contadina, una “casa” ricca di storia e tradizione lucana.
La parte naturale di Pietragalla non si ferma al Parco dei Palmenti, ma sono presenti due corsi d’acqua: il Torrente Rosso e il fiume Cancellara. Parte di uno scenario selvaggio e ammirevole, le due correnti d’acqua tendono a riempirsi durante i periodi di pioggia e seccare d’estate.
Infine, il modo migliore per concludere la visita a Pietragalla è degustare i vini locali nelle tipiche cantine e perdersi per le vie romantiche e solitarie del centro!