Gli amanti del trekking e delle escursioni non possono che apprezzare la provincia della Spezia, essendo ricchissima di sentieri. In molti casi, gli itinerari più battuti seguono le tracce delle antiche mulattiere. Queste, un tempo , erano utilizzate dai pastori per spostare le mandrie o dai contadini per raggiungere i campi coltivati più distanti dai villaggi.
Dal capoluogo partono diversi percorsi ad anello che sfiorano alcuni dei centri abitati più interessanti del circondario. Il sentiero che unisce La Spezia a Biassa inizia nel quartiere Fossitermi, si inerpica fino a Sarbia e giunge a Biassa, per poi ridiscendere verso Pegazzano. Parliamo di un sentiero davvero interessante, che fonde tra loro panorami mozzafiato sulle Alpi Apuane e sulla linea di costa. Interessanti anche i passaggi all’interno di impervie aree boscose e soste presso alcuni borghi pittoreschi. Pronti a saperne di più?
Cosa tratteremo
La Spezia – Biassa, un’escursione consigliata a tutti!
Come la maggior parte dei sentieri che attraversano l’arco alpino e la catena appenninica, anche questo è manutenuto dal CAI. I suoi volontari, infatti, si adoperano per tenere in ordine e puliti i percorsi più frequentati.
Questo itinerario è ben segnalato, tranne che in alcuni punti, e perfettamente gestito dal CAI, essendo uno dei più suggestivi di tutta la provincia.
Come accennato poc’anzi, inizia a Fossitermi e passa per Sarbia, Strà, Foce e Biassa. Dopo aver lasciato Biassa, perde nuovamente quota prima di giungere a Pegazzano, quartiere collinare della Spezia.
Il percorso è formato da diversi sentieri che si incrociano, tra cui la via delle Mura, il 225, il 520 e il 504. Il dislivello complessivo ammonta a 780 metri circa, mentre la quota più alta toccata lungo il percorso è 518 metri.
Il sentiero è lungo un totale di 14 km e per portarlo a termine occorrono circa 4 ore e mezza.
Fossitermi – Chiesa di Marinasco
Per raggiungere Sarbia è possibile percorrere la strada che costeggia le mura cittadine partendo da Piazzale Ferro, situato nel cuore del quartiere Fossitermi. Costeggiando le mura, si giunge rapidamente su Via dei Colli, quindi si passa a poca distanza da Porta Castellazzo. Qualche centinaio di metri più avanti, inizia la mulattiera che raggiunge Sarbia e si incrocia col sentiero 225.
Quest’ultimo sale da Valdellora e va percorso in salita. Man mano che si prende quota, comincia a delinearsi un magnifico panorama sul golfo della Spezia e sulle Alpi Apuane. Una volta giunti a Sarbia, bisogna continuare in direzione Portovenere imboccando il sentiero AVG, quindi attraversare il piccolo abitato di Strà. Subito dopo aver lasciato il borgo, si incontra la Chiesetta di Marinasco, situata proprio di fianco a uno splendido punto panoramico.
Per giungere fin qui è necessario camminare per circa un’ora.
Chiesa di Marinasco – bivio nel bosco
Dopo una breve sosta, bisogna proseguire verso Foce, attraversando prima un pezzo di sterrato, quindi qualche centinaio di metri di strada asfaltata. Attraversata l’arteria principale del borgo, Via Genova, si incrocia una scalinata che taglia i campi e sfiora alcune abitazioni isolate, fino a raggiungere la piccola località di Bersedo.
Qui il sentiero è ben segnalato, ma bisogna prestare attenzione nell’ultimo tratto, che attraversa un gruppo di case fatiscenti. Superate le case, si giunge a un altro crocevia. Dal bivio, è necessario proseguire lungo la strada asfaltata, quindi riprendere il sentiero 520. Dopo qualche minuto, il sentiero sterrato si inoltra nel fitto del bosco, tra splendidi lecci e maestosi pini.
Nonostante si tratti di un sentiero poco frequentato, perché povero di punti panoramici, attraversa un bosco davvero suggestivo, in grado di trasmettere un gran senso di pace. In primavera, poi, i profumi delle specie vegetali qui presenti riescono ad infondere una straordinaria serenità.
Bivio nel bosco – Pegazzano
Subito dopo il bivio col sentiero 523 che si dirige verso Via Parodi, il sentiero numero 520 diventa leggermente più difficoltoso: gradoni scivolosi, qualche rigagnolo d’acqua e un sottobosco piuttosto fitto rendono difficili alcuni passaggi.
Si prosegue in discesa fino ad incontrare alcuni campi incolti situati proprio a ridosso del villaggio di Biassa. Da qui cominciano a rivedersi il golfo e le montagne che segnano il confine con la Toscana.
Biassa è situato all’interno di un profondo canalone, ricco di abitazioni in pietra, alcune delle quali davvero graziose. Una sosta nella piazza principale del paese consente di osservare la chiesa e l’antico lavatoio, ristrutturato di recente.
Da Biassa bisogna imboccare il sentiero 504 e scendere fino a Pegazzano, quartiere collinare della Spezia. Il sentiero percorre una scalinata che costeggia alcuni campi e taglia la strada asfaltata in più punti. Sfiora anche Cava Fornace, presso cui un tempo si ricavavano inerti dalla pietra estratta dal fianco del Monte Santa Croce. Oggi, la cava giace abbandonata ma la sua vista non rovina l’esperienza dell’escursionista.