L’Isola d’Elba è una delle mete turistiche più amate dai vacanzieri italiani e stranieri, che apprezzano in particolar modo la grande varietà di spiagge, monti e altri paesaggi di questo lembo di terra dell’arcipelago toscano.
Dalla spiaggia di Sansone a quella dell’Innamorata: sono davvero moltissime le opzioni per coloro che vogliono godere di una vacanza all’insegna del relax e del contatto con la natura.
Come vedremo in questo approfondimento, oltre alle bellezze naturalistiche, l’Isola d’Elba offre svariati spunti anche per gli appassionati di storia e architettura.
Cosa tratteremo
Dalla villa di Napoleone al Castello del Volterraio: le bellezze architettoniche
Tra le ragioni per cui l’Isola d’Elba è così famosa spicca senza dubbio il legame con Napoleone, che in fin di vita trascorse un anno in esilio proprio su questo lembo di terra.
Coerentemente con il carattere di una figura storica così rilevante, il passaggio dell’imperatore francese ha lasciato alcune tracce ben visibili anche oggi. Il lascito tangibile è l’enorme residenza situata in posizione centrale sul territorio isolano: si tratta Villa San Martino, un edificio che ha catturato già dal primo sguardo l’attenzione di Napoleone.
Dopo alcuni anni trascorsi in uno stato di abbandono, la villa venne acquisita dal principe russo Demidoff, che si incaricò di alcuni lavori di restauro e abbellimento. Oggi la villa spicca per il profilo architettonico di grandissimo impatto e in particolare per la facciata che richiama i templi tipici dell’epoca ellenica. Nella parte interna, di cui è possibile visitare solo alcune sezioni, meritano una menzione stanze davvero eleganti come la Sala Egizia.
Un’altra struttura particolarmente interessante è quella che svetta dal Monte Volterraio e ne occupa una posizione dominante, da cui si può ammirare gran parte dell’isola. Eretto nel Duecento come edificio adibito a scopi difensivi, il Castello del Volterraio fu parzialmente distrutto nel corso di una rivolta contro l’esercito francese verso la fine del Settecento. Per secoli il Castello rimase abbandonato, ma grazie a un imponente intervento di restauro alcune delle aree hanno ritrovato l’imponenza di un tempo.
Quest’edificio rappresenta il culmine ideale di un percorso di trekking sul monte, nonché un punto panoramico da cui scattare foto memorabili.
L’arte della difesa: i Forti Medicei sull’Isola d’Elba
Nella zona di Portoferraio è possibile visitare altri edifici fortificati tutt’oggi molto ben conservati, tra cui il Forte Falcone e il Forte Stella.
Il primo, completato dopo varie peripezie solo nel 1701, fungeva da torre di avvistamento e offriva riparo per persone, nonché per munizioni e altri oggetti utilizzati a scopi militari. Il secondo risale allo stesso periodo e rientrava nell’ambito di un complesso sistema di difesa ideato a cura dei Medici, il cui obiettivo era quello di rendere la città impenetrabile a fronte di qualsiasi attacco nemico.
Una delle altre costruzioni edificate per volontà dei Medici nella zona dell’approdo di Portoferraio è la Torre della Linguella. Incastonata nella roccia, questa struttura ha svolto nei secoli diverse funzioni, tra cui anche quella di casa di reclusione. Qui soggiornano in maniera forzata sia Passannante, l’attentatore alla vita del Re Umberto I, sia Sandro Pertini, condannato per le sue posizioni antifasciste.
Alla scoperta dei principali musei dell’Isola d’Elba
Sul territorio dell’Isola d’Elba sono presenti diverse strutture museali.
Oltre a godere delle bellezze naturalistiche, coloro che scelgono di visitare l’isola possono scegliere tra diverse opzioni.
Tra i musei che vantano una maggiore rilevanza spicca il Museo Civico Archeologico di Marciana, una realtà che è in attività sin dal 1968. All’interno del museo sono conservati alcuni dei reperti più importanti tra quelli rinvenuti nei pressi dell’isola.
Gli artefatti risalgono a diverse epoche, a partire dal Paleolitico: il percorso alla scoperta delle evoluzioni della civiltà umana prosegue grazie alla presenza di oggetti la cui datazione spazia dal Neolitico fino all’era etrusca, passando per l’Età del Bronzo. Nelle altre sale è possibile esplorare i manufatti risalenti al Medioevo, così come alcuni esempi di archeologia subacquea, grazie ai reperti ritrovati in vari relitti.
Per coloro che desiderano esplorare maggiormente le bellezze naturalistiche in un’ottica didattica e artistica, il riferimento è la zona di Rio Marina. Qui si trova il Museo dei Minerali e dell’Arte Minerale, dove è possibile scoprire veri e propri levigati dall’azione del tempo oppure dalla sapienza dell’uomo. Nella visita è inclusa la possibilità di fare un giro in tram alla scoperta del Parco Minerario.
Infine, gli appassionati di storia possono esplorare gli eventi salienti della navigazione e dei naufragi nella zona presso il Museo della Marineria di Capoliveri.