Sul versante ionico del Salento sorge una fra le più affascinanti città barocche di questa terra: Gallipoli, che non a caso significa in greco “Città Bella”. Il luogo ideale dove trascorrere un weekend tra mare, storia, monumenti e un’atmosfera rilassante e accogliente.
Scopriamo insieme questi luoghi che conquistano l’occhio per il fascino e la luce tra le sue vie, fatte di muri bianchi e strade lastricate della tipica pietra leccese.
Prima di iniziare, un piccolo excursus sulle strutture ricettive della città: ci sono B&B, Case Vacanze, Villaggi Turistici o Hotel in cui soggiornare, come può essere XilHotel, dove trascorrere le proprie vacanze.
Cosa tratteremo
Gallipoli tra mare e storia
Immaginate di fare una passeggiata partendo dalla spiaggia nei pressi del ponte, che attraversa un tratto di mare.
Gallipoli è divisa tradizionalmente in due zone: la città nuova e il borgo vecchio, una penisola che si protende verso il mare attraversando appunto il ponte di pietra panoramico.
Non potete non visitare la famosa Fontana Greca, definita da molti studiosi come la più antica d’Italia, risalente pare al III secolo a.C. Altri invece pensano sia di epoca rinascimentale, ma, in ogni caso, costituisce uno dei monumenti più caratteristici di Gallipoli.
Dallo stesso ponte si scorge il maestoso Castello Angioino, il cui primo impianto risale addirittura al 265 a.C. e corrisponde alla torre poligonale, mentre in seguito, dopo gravi danneggiamenti al tempo dei Visigoti, fino al XVI secolo fu più volte ricostruito. Rimaneggiato e ampliato assunse la pianta attuale, con tre torrioni che si affacciano direttamente sul mare. Al castello si accede attraverso un camminamento che porta ai sotterranei, spesso sede di interessanti mostre ed eventi culturali. Non dimenticate di porgere l’orecchio all’eco delle onde del mare che creano una melodia naturale nella più grande delle volte a botte. Il ruolo difensivo del castello è confermato dalla presenza dei cannoni e delle catapulte originali che proteggevano la città dagli attacchi saraceni. Dalle terrazze potrete ammirare un panorama spettacolare all’orizzonte, che spazia dalle barche subito sotto le mura fino alla parte di città nuova e su tutto il mar Ionio.
Nelle giornate particolarmente terse si riesce a scorgere la costa calabrese dirimpettaia. Non lontano si può assistere alla caratteristica vendita del pesce fresco nelle cassette, una sorta di mercato improvvisato dove il pescato va “all’incanto” per imbandire le tavole dei gallipolini.
Il centro storico di Gallipoli
Nella seconda parte della prima giornata del vostro weekend a Gallipoli potete continuare il tour della città salentina lungo le vie della parte antica.
L’atmosfera che si avverte è quella di una vita che scorre placida, con i negozietti di souvenir, chincaglierie, abbigliamento e le botteghe dove fare un assaggio dei gustosi prodotti tipici. Non potete non fermarvi poi a visitare anche il presepe permanente, con statue a grandezza naturale molto suggestivo.
Merita una visita il cuore religioso della città: la cattedrale o Duomo di Gallipoli dedicato alla patrona Sant’Agata e risalente al ‘600. Qui lo stile barocco esplode in tutta la sua ricchezza, a cominciare dalla facciata a due ordini per continuare con gli interni. Sono 12 gli altari che adornano con dipinti vividi le tre navate a croce latina. È da qui partono i solenni festeggiamenti ogni anno il 5 febbraio.
Tra le 20 chiese di Gallipoli quella di San Francesco d’Assisi conserva al suo interno qualcosa di unico quanto inquietante: il Melladrone, cioè il ladrone crocifisso, che D’Annunzio definì “orridamente bello” per l’espressione sghignazzante.
Durante la vostra passeggiata avvertirete gradevoli profumi non solo provenienti dal mare, ma anche dalle cucine e dai vari ristoranti e di certo non rimarrete delusi dai piatti della tradizione.
I frantoi ipogei
Il secondo giorno del vostro weekend nella città salentina potrete dedicarlo alla visita di alcuni frantoi ipogei nella parte antica e alle più belle spiagge di Gallipoli.
La storia di Gallipoli è fortemente legata ai suoi frantoi ipogei, ricavati da grotte messapiche, anche per la ricchezza degli oliveti tipici di questa regione.
L’olio che vi si produceva era però quello “lampante”, cioè per lampade e lampioni, prima dell’avvento dell’energia elettrica. Un commercio molto fiorente che risollevò le sorti economiche della città tanto da farla diventare centro di riferimento a livello europeo per la vendita di questo tipo di olio.
Pare che esistano almeno 35 frantoi ipogei nel centro storico, ma solo alcuni sono stati valorizzati e resi visitabili.
La scelta di spremere le olive sottoterra era dettata dal mantenimento della temperatura costante intorno ai 17°C, che non permetteva la marcescenza. I prodotti erano conservati in nicchie ricavate nel muro dette “schiaghe”, antesignane del frigo, grazie alle quali si otteneva olio grasso ideale per l’illuminazione.
Le spiagge di Gallipoli
La storia di Gallipoli, però, è anche e inevitabilmente legata al mare.
Qui si vive soprattutto di pesca e non è difficile trovare i pescatori che riparano le reti nei pressi del porticciolo sotto al castello, come in un quadro dove il tempo si è fermato.
Prima di conoscere le splendide spiagge di Gallipoli, proprio sul lungomare scorgerete la facciata molto semplice di una piccola chiesa. Sarete di certo rapiti e ammaliati dal colpo d’occhio, quando entrerete in questo edificio sacro seicentesco dedicato a Santa Maria della Purità: l’intera superficie visibile, mura e soffitto, sono ricoperti di affreschi, stucchi, complessi marmorei d’incredibile ricchezza e maestria artistica.
Proprio di fronte alla chiesa vi è la spiaggia omonima, quella cittadina riparata dalle alte mura antiche.
La spiaggia di Baia Verde, poco distante dal centro, è, invece, il luogo ideale per mescolare le suggestioni del mare con quelle della macchia mediterranea e fare magari anche un bagno fuori stagione, grazie a un clima mite per buona parte dell’anno.