Tra le repubbliche più antiche del mondo c’è quella di San Marino, una sorta di città-stato inserita come una enclave nel territorio italiano, tra le regioni Marche ed Emilia Romagna.
Si narra che San Marino sia stata fondata in origine nel lontano 301 d.C. da Martino, un tagliapietre della Dalmazia fuggito dalle terribili persecuzioni cristiane: sul Monte Titano fondò una comunità cristiana che col tempo si tramutò in pieve, poi fortezza, comune e oggi Repubblica.
Le ultime parole pronunciate dal santo erano un invito a mantenere l’indipendenza della comunità, sia dall’impero che dal Papa, e ancora oggi San Marino è uno stato libero e indipendente. Qui si coniano addirittura monete in argento e oro valide nello stesso territorio.
Cosa tratteremo
Cosa vedere a San Marino in un weekend
La città di San Marino è un piccolo gioiello medievale rimasto pressoché intatto nel tempo, cinto da mura che custodiscono strette strade acciottolate sulle quali si affacciano botteghe e negozi con merce dai costi molto più bassi rispetto alla vicina Italia.
Si accede al centro storico di San Marino dalla Porta San Francesco risalente al 1361 e restaurata nella metà del ‘400: proprio accanto all’ingresso sorge l’intrigante quanto terrificante Museo della Tortura. All’interno di questo spazio museale sono custoditi centinaia di strumenti concepiti tra il XVI e il XVII secolo per dare morte e atroci sofferenze ai malcapitati: ci si aggira tra i Ragni Spagnoli, lo Spacca Ginocchia, la Pera Orale, la Gatta da Scorticamento e la Sedia Inquisitoria.
Oltrepassando l’ingresso cittadino si incontra l’omonima chiesetta di San Francesco, considerata la più antica di San Marino, risalendo al 1350 circa.
Il cuore della città di San Marino è Piazza della Libertà, al cui centro sorge un’omonima statua in marmo di Carrara realizzata dal Galletti, che simboleggia l’indipendenza della Serenissima Repubblica: la piazza è alquanto piccola ma davvero incantevole, affacciata per un lato sulle sottostanti colline marchigiane ed emiliane.
Sulla piazza si affaccia il principale edificio di San Marino, il Palazzo del Governo progettato alla fine dell’800 dall’Azzurri: alla sua inaugurazione partecipò persino Giosuè Carducci, il cui busto è custodito all’interno del palazzo assieme a quelli di altri illustri personaggi. Se non sono consigli segreti, i visitatori possono assistere alle sedute del Consiglio Grande e Generale, senza dimenticare l’immancabile cambio della guardia, con armigeri con tanto di uniformi arancio e blu che si danno il cambio ogni mezzora durante la stagione estiva.
Verso le Torri di San Marino
Dopo uno sguardo alla Cava dei Balestrieri sita dietro Piazza della Libertà, sede peraltro del settembrino Palio delle Balestre, si può raggiungere la principale chiesa di San Marino, ovvero il Duomo di S. Maria realizzata dal Serra, sui resti di un’antica pieve cinquecentesca, nel 1838. Il campanile romanico contrasta con lo stile neoclassico della chiesa, all’interno della quale sono custodite sotto l’altare le reliquie di San Marino, con parte del suo cranio esposto in un reliquiario d’argento sito a destra dello stesso altare.
Accanto al Duomo sorge la Chiesa di San Pietro risalente al XVI secolo, con l’abside splendidamente ricavato nella nuda roccia: all’interno dell’edificio sacro sono presenti le nicchie dove i santi Leo e Marino dormivano, considerate oggi miracolose e dai poteri taumaturgici.
Dopo una visita al Museo di Stato, dove sono custoditi reperti archeologici legati alla storia di San Marino e tele di artisti quali il Guercino, non si può concludere un weekend a San Marino senza aver percorso il Passo delle Streghe: questo sentiero panoramico collega le tre principali torri della Repubblica, costruite dai sammarinesi alleati di Federico duca di Urbino per contrastare le mire dei Montefeltro. La prima torre che si incontra è Torre Guaita, vera e propria roccaforte, risalente all’XI secolo e per questo considerata la più antica d’Italia; si prosegue verso la quattrocentesca Torre Cesta oggi sede del Museo delle Armi Antiche (qui sono custodite armi antiche quali alabarde, balestre, spade, pugnale-pistola e alcuni primissimi modelli di armi da fuoco) e si arriva alla Torre Montale completamente immersa nella fitta vegetazione (dalla questa torre si accede a una prigione soprannominata “fondo della torre”, oggi chiusa al pubblico).