Ami la natura e gli animali? Allora questo è il posto perfetto per te! Badia di Moscheta è il luogo ideale in cui sentirsi a casa.

La soluzione migliore è trascorrerci diversi giorni in modo da poter vivere questa località in modo intenso, assaporare i suoi deliziosi piatti, fare lunghe camminate in mezzo ai boschi ed avventurose escursioni in groppa ad un cavallo.

Andiamo a scoprire insieme la sua storia.

Storia di Badia di Moscheta

La badia di Moscheta è un’abbazia realizzata dai monaci benedettini nel 1034 per offrire un posto dove stare ai pellegrini che percorrevano a piedi l’appennino.

Il creatore della badia, San Giovanni Gualberto, oltre a lottare contro i privilegi degli ecclesiastici di quel tempo, era anche in grado di compiere miracoli. Sono davvero tanti i racconti e le leggende che ruotano intorno alla sua persona. Sembra, infatti, che avesse il potere di fermare le intemperie e di colmare sacchi di grano che non si vuotavano mai. Oppure di far convivere gli orsi del bosco con il bestiame degli agricoltori.

Storia

La badia di Moscheta ha vissuto una vita tra alti e bassi, durante la quale è stata protagonista di momenti di grande splendore ed altri, invece, di completo degrado e incuria.

Inizialmente includeva una cappella dove pregare, un’area dove accogliere i bisognosi, orti, scuderie e una farmacia. Esistono testimonianze che raccontano come i monaci allevassero le api per produrre il miele, utilizzato per curare gli ammalati.

Pellegrini e viandanti potevano restare per un massimo di 3 giorni. Il fuoco restava acceso giorno e notte per garantire a chiunque ne avesse bisogno un rifugio caldo e accogliente.

Durante il XIII secolo, il complesso visse un periodo di immenso splendore tanto da essere considerato come una tra le badie più rigogliose di tutta la Toscana.

Nel XIV secolo attraversò un periodo di forte crisi per via della peste che purtroppo giunse anche in questo angolo di paradiso. Il padre superiore se ne andò, la struttura era ormai in balia di lestofanti e ladroni che rubarono gran parte delle sue ricchezze.

Nel secolo successivo, la Badia di Moscheta tornò a risplendere. Fu assegnata agli ecclesiastici, laici o ai credenti, che avevano l’incarico di curare i beni appartenenti alla Chiesa. Da questo periodo, l’abbazia ritrovò la sua rilevanza, ma nel XVI secolo venne abbandonata di nuovo.

Verso la metà del XVIII secolo fu messa all’asta e, una volta venduta, divenne una fattoria per poi diventare una proprietà dello Stato verso la fine degli anni ’50.

La Badia di Moscheta: tra animali e natura

La badia di Moscheta è collocata in un’area incontaminata sommersa in una florida vegetazione e abitata da diverse specie di animali.

Una volta arrivato nelle vicinanze della badia te ne accorgerai subito, grazie alla presenza di meravigliose distese d’erba su cui vivono decine di cavalli Haflinger che mangiano l’erba indisturbati. Sono animali appartenenti al maneggio che organizza delle rilassanti passeggiate sull’Appennino, la cui durata può essere di poche ore o di una giornata intera. Se sei un appassionato di questa pratica, ti suggeriamo di approfittare di questa opportunità. Naturalmente sarai accompagnato da guide ambientali equestri autorizzate dalla regione Toscana; non c’è nulla di cui aver paura data l’incredibile socialità e dolcezza dei cavalli.

Insomma, un posto unico dove passare giornate indimenticabili a contatto con la natura e la storia. Moscheta è una località da visitare in qualsiasi stagione dell’anno. In primavera puoi cavalcare in mezzo ai pascoli, in estate rinfrescarti nei ruscelli, in autunno cogliere funghi e in inverno puoi seguire le impronte degli animali impresse nella neve.

All’interno della badia troverai il Museo del paesaggio storico dell’Appennino, il laboratorio di educazione ambientale CIAF (Centro Infanzia Adolescenza Infanzia Famiglia), locali destinati a più utilizzi, una capanna, un casolare, il ristorante e infine una stalla.

In conclusione, si può dire che la badia di Moscheta è una vera e propria oasi di pace e di serenità, un luogo a dir poco magico. Se anche tu ami la natura e gli animali perché non partire e visitare questo meraviglioso complesso immerso nel verde? Fidati, resterai senza parole!