Nel cuore della Campania si trova un posto magico, perfetto per gli amanti delle escursioni nella natura: l’Oasi i Capelli di Venere.
Si tratta di un luogo non troppo turistico del Cilento ma che, con la sua straordinaria bellezza, sembra incantato. É una delle mete da visitare assolutamente se si è nella zona!
Oltre alla fitta vegetazione, a rendere l’oasi splendida sono delle meravigliose cascate, che rendono il panorama fiabesco.
L’oasi è facilmente raggiungibile e già quando ci si avvicina in auto all’entrata si comincia a intravedere la rigogliosa vegetazione tipica del luogo.
Giunti all’entrata è necessario acquistare un biglietto (dal costo di 3 euro) per poterle visitare.
Cosa tratteremo
Una giornata nell’Oasi dei Capelli di Venere
Le cascate sono sicuramente il cavallo di battaglia di questo luogo. Trovandoci di fronte a questo spettacolo unico, non ci resta che ammirare e lasciarci incantare dalla potenza e dalla perfezione di sua maestà Madre Natura!
I raggi di sole che riflettono sull’acqua cristallina danno origine a degli indescrivibili giochi di luce, in uno spettacolo imperdibile.
Dopo aver scattato qualche foto e dopo una piacevole sosta in questo luogo incantato si può scegliere fra diversi itinerari da fare. I percorsi escursionistici dell’oasi, infatti, sono diversi in termini di lunghezza.
Sentieri dell’Oasi dei Capelli di Venere
Un percorso molto piacevole da fare è quello che dalla base delle cascate conduce alla loro sorgente. Con una passeggiata, non troppo faticosa, si potranno ammirare le cascate dall’alto e godere a pieno questo luogo magico.
Se non siete amanti della camminata, nessun problema! Rimanendo sullo stesso sentiero che dall’entrata vi ha condotto alle cascate, poco lontano troverete il parco attrezzato dell’Oasi dei Capelli di Venere dove consumare comodamente il proprio pranzo al sacco.
La caratteristica distintiva dell’Oasi è la sua temperatura: un vero e proprio paradiso in cui trascorrere le afose giornate estive!
Si tratta di una delle aree più fresche e umide di tutta la Campania, data la presenza dell’acqua la vegetazione appare rigogliosa anche in piena estate. Basti pensare che la temperatura nell’oasi in una giornata estiva si aggira intorno ai 10 gradi ed è sempre possibile rinfrescarsi nelle pozze create dalle cascate. Il piccolo fiume che percorre l’oasi prende il nome di Rio Bussentino e la sua temperatura si attesta intorno agli 8 gradi, freddissimo anche nelle giornate più torride!
All’interno dell’Oasi si trovano due costruzioni d’epoca: un mulino, rimasto in uso fino al 1950, e un antico ponte di origini normanne.
Si tratta quindi di un luogo ideale, per grandi e piccoli, per lasciarsi meravigliare ancora una volta dalle straordinarie bellezze che la natura è in grado di offrirci.
Trascorrerai una giornata lontana da smog e grigiori, per perderti dentro i fiori variopinti e le libellule che volano in tutta quest’area.
Perché si chiamano Cascate dei “Capelli di Venere”
La risposta a questa domanda sta in un’interessante leggenda mitologica che, come si può immaginare, coinvolge la dea Venere.
La leggenda narra che Venere amasse perdutamente l’oasi, che fosse per lei il luogo prediletto per rilassarsi e ritrovare il puro contatto con la natura. Succedeva spesso che si recasse nel prato e chiudesse gli occhi per sentire il cinguettio degli uccellini, per farsi inebriare dal profumo del verde e, molto spesso, cantava e ballava amante della vita.
Un giovane pastore non si trovava molto lontano da lì e, in una giornata di sole, sentì il piacevole canto d Venere. Si avvicinò e arrivato dinnanzi a lei se ne innamorò perdutamente.
Il pastore perse completamente la testa per Venere e, soprattutto, per i suoi soffici capelli dorati.
L’amore per lei e i suoi capelli lo portarono a sorprendere Venere mentre dormiva e tagliargliene una ciocca. Questo gesto fece imbestialire Venere che andò su tutte le furie. Per impedirgli di possedere una ciocca dei suoi capelli li trasformò in acqua; di conseguenza, tutta l’oasi si riempì di acqua fino ad annegare il pastore.
Venere a quel punto tentò invano di salvarlo ma, purtroppo, per il pastore non c’era più niente da fare. Per redimere il suo senso di colpa e per rendere omaggio al defunto pastore innamorato, Venere decise di trasformare la semplice acqua in delle meravigliose cascate.
Da qui il loro nome: la Cascate dei Capelli di Venere.