Tra fine maggio e la prima quindicina di luglio si svolge la Fioritura di Castelluccio, un evento naturalistico di rara bellezza che si svolge presso l’omonimo altopiano che, per diverse settimane, diventa protagonista di un incredibile mosaico di colori e profumi.
Anche se il periodo della fioritura si verifica nelle ultime due settimane di giugno, già da maggio è possibile ammirare uno spettacolo incantevole che caratterizza le zone del Pian Grande e del Pian Perduto.
La fioritura spontanea è meno intensa se paragonata a quella dei campi coltivati, in quanto le dimensioni dei fiori e la loro concentrazione è condizionata dalla vegetazione autoctona.
A seconda delle condizioni climatiche e delle diverse tipologie di semina, questo evento assume tonalità cromatiche differenti, che si intensificano verso la fine di giugno.
Si tratta di una delle principali attrattive dei Monti Sibillini, che offre scenari unici e suggestivi. Camminando lungo i sentieri in pianura, si possono ammirare narcisi, genzianelle, papaveri, violette, asfodeli, ranuncoli, acetoselle, trifogli e molto altro.
La fioritura di Castelluccio di Norcia si conferma una delle principali attrattive di questa zona, che durante le 10 settimane previste si riempie di visitatori e di naturalisti.
Cosa tratteremo
Caratteristiche della fioritura a Castelluccio di Norcia
A dare inizio alla fioritura di Castelluccio di Norcia (in provincia di Perugia) sono le corolle gialle della senape selvatica che, insieme ai papaveri, incominciano a svilupparsi fin dalla prima metà di maggio e continuano per tutto il mese.
Agli inizi di giugno, incominciano a comparire le tonalità bianche della camomilla e del leucantemo, che si mescolano al giallo della senape e al rosso dei papaveri. Sempre durante il mese di giugno si può ammirare anche un’intensa colorazione blu, derivante dallo specchio di venere, un’elegante pianta con steli alti e sottili, le cui corolle spesso assumono tonalità violette o azzurre.
All’inizio del mese di luglio, lo spettacolo floreale è potenziato dalla fioritura del fiordaliso, che aggiunge suggestivi tocchi violetti ai prati.
Castelluccio di Norcia è senza dubbio uno dei luoghi più belli di tutta l’Umbria, anche grazie all’incredibile spettacolo naturale della fioritura, che associa appezzamenti coltivati di terreno ad altri lasciati incolti.
Tutto l’altopiano alle pendici del monte Vettore si trasforma in una scenografica tavolozza di colori, conosciuta con il nome di “la fiorita“.
A pochi chilometri dal centro cittadino di Norcia, ogni anno migliaia di fiori sbocciano spontaneamente sul Pian Grande e sul Pian Perduto, a partire dagli inizi del mese di maggio.
Anche se non è possibile stabilire con assoluta precisione l’inizio e la fine di questo fenomeno, sappiamo che è fortemente influenzato dalle condizioni climatiche. Di solito si considera la prima settimana di maggio come l’origine dello spettacolo.
Come organizzare una visita alla fioritura di Castelluccio di Norcia
Per ammirare lo spettacolo della fioritura di Castelluccio di Norcia, si può accedere alla zona arrivando sia dal versante umbro sia da quello marchigiano. Qui si trovano dei parcheggi per lasciare l’auto prima di inoltrarsi a piedi lungo i sentieri della valle.
È impossibile raggiungere la zona con qualsiasi mezzo, poiché l’afflusso dei visitatori è talmente imponente da creare code lunghissime per le strade di accesso. È consigliabile, infatti, non programmare la visita durante il weekend.
Esiste una mappatura dei punti fotografici dove la visibilità è migliore e con esistono precise indicazioni per non calpestare i capi coltivati, che limitano l’accesso ai visitatori.
Come e quando arrivare a Castelluccio di Norcia per la fioritura
Castelluccio di Norcia è un comune appartenente al Parco Nazionale dei Monti Sibillini, che dista circa 30 chilometri dal centro abitato e raggiungibile percorrendo la strada provinciale 447.
In condizioni normali, si può arrivare alla zona della fiorita in circa 30-40 minuti, mentre nei weekend il percorso è molto più lungo.
La posizione migliore per ammirare la fioritura si trova in cima al colle che domina l’omonimo altopiano, sulle pendici del Monte Vettore. Da questa postazione gli osservatori hanno l’opportunità di ammirare tutta la pianura a perdita d’occhio, dove i campi coltivati sono inframezzati da altri incolti.
La policromia di questo territorio dipende principalmente da numerose specie di fiori infestanti selvatici, che sbocciano spontaneamente anche grazie alle condizioni del terreno, la cui fertilità dipende dal forte drenaggio.
L’ultimo weekend di giungo e il primo di luglio sono quelli durante cui lo spettacolo floreale raggiunge il suo apice, poiché tutte le varietà sono in piena fioritura. Il momento ideale per arrivare è prima dell’alba, quando il clima è particolarmente favorevole e i fiori mostrano un’intensità cromatica molto intensa.
Spesso in queste ore la pianura è avvolta da un soffice manto di nebbia, che rende ancora più affascinante e suggestivo lo spettacolo naturale.