La Toscana è una regione baciata da Madre Natura, che poi la storia e la sapienza dell’uomo hanno reso incantevole e da visitare almeno una volta nella vita. In particolare la Val d’Orcia, non a caso dichiarata Patrimonio dell’UNESCO, è forse l’angolo più iconico e pittoresco della Toscana, con le sue colline morbide, i cipressi che costeggiano tortuosi viali, borghi medioevali e antichissime abbazie.
La Val d’Orcia era attraversata dalla Via Francigena, che collegava Roma con il nord Europa. Lungo questa storica strada sorgevano molti spedali e tra questi spicca il Castello di Spedaletto. Si tratta di un’imponente struttura fortificata situata nel territorio di Pienza, lungo la Strada Provinciale n.53 che porta a Bagno Vignoni e a San Quirico D’Orcia.
Cosa tratteremo
Cenni storici sul Castello di Spedaletto in Val d’Orcia
Il Castello di Spedaletto è stato costruito, fortificato e turrito nel XII secolo per volere del religioso Ugolino da Rocchione. Il suo scopo era quello di accogliere non solo i semplici viandanti, ma anche i pellegrini romei che percorrevano al Via Francigena per raggiungere la tomba dell’apostolo Pietro a Roma. Si pensi che tra i più illustri ospiti vi furono Carlo II d’Angiò e il pontefice Pio II, colui che progetterà la vicina città di Pienza.
Per molto tempo il Castello di Spedaletto fu gestito dal senese Spedale di Santa Maria della Scala, una vera potenza economica in epoca medioevale non solo nell’area di Siena, ma anche in quella della Maremma.
Il Castello di Spedaletto della Val d’Orcia era nel ‘300 un luogo al centro delle mire di molti, grazie alle ricchezze derivanti dalle generosissime donazioni. Non a caso in quel periodo era anche presente una guarnigione militare nello spedale, per difenderla dagli avidi nemici.
Nel ‘400 il Castello di Spedaletto subì sensibili modifiche che lo resero quasi una fattoria fortificata, con aggiunta di feritoie. L’attuale aspetto è figlio degli ultimi restauri dell’800. Presenta una pianta quadrata, con quattro torrioni angolari, merlature e tanti beccatelli in pietra. Dal possente mastio, che sovrasta il portale d’accesso, si gode di un panorama spettacolare su tutta la Val d’Orcia, bellissima al tramonto ma anche al mattino, quando una leggera foschia accarezza il fondovalle.
Il Castello di Spedaletto è oggi un agriturismo, ma è comunque visitabile all’esterno, dove sorgono eleganti e curatissimi giardini fioriti.
Cosa vedere nei dintorni del Castello di Spedaletto
Varcando l’ingresso del Castello di Spedaletto in Val d’Orcia, all’ombra del mastio, si accede al primo cortile, sul quale si affaccia la piccola chiesa gotica dello Spedale. Sulla facciata il portale, sovrastato da un arco a sesto acuto, è sormontato da un rosone. Da qui si arriva al secondo cortile, considerato il cuore pulsante del castello, dal quale si può accedere non solo al Mastio, ma anche ai camminamenti di ronda panoramici.
Uno dei luoghi più belli del Castello di Spedaletto è la Chiesa di San Niccolò, costruita nel 1462. A questo periodo risale la facciata, con il bel rosone che sovrasta il portale d’ingresso. La lunetta presentava invece un bellissimo bassorilievo risalente al XV, raffigurante la Vergine con Bambino e gli Angeli Musicanti (oggi custodito a Pienza nel Museo Diocesano).
All’interno, la Chiesa di San Niccolò custodisce bellissimi affreschi del XIV e del XV secolo, raffiguranti il Battesimo del Cristo, la Madonna con Bambino in trono tra i Santi, Cristo in pietà e San Benedetto.
Pienza: cosa vedere
Dopo aver visitato il Castello di Spedaletto non si può infine non visitare una delle più belle cittadine della Val d’Orcia e dell’intera Toscana: si tratta di Pienza. Incastonato tra Montepulciano e Montalcino, il borgo è stato riprogettato da Enea Silvio Piccolomini, ossia Pio II, che volle farne la propria “città ideale”, in osservanza a quella filosofia umanistica tanto nota all’epoca.
Oggi Pienza è un piccolo gioiello rinascimentale che ruota attorno a Piazza Pio II, circondata da eleganti edifici realizzati in un travertino del colore dell’oro. Tra questi si erge Palazzo Piccolomini, la cui bella loggia si affaccia su pittoreschi giardini pensili, dai quali la vista spazia sulla Val d’Orcia, sul Monte Cetona e sul Monte Amiata.
Altrettanto bello è il Palazzo Borgia, sede del Museo Diocesano che custodisce il bassorilievo della Chiesa di San Niccolò a Spedaletto. Lasciata la Piazza Pio II, che ospita anche il Pozzo dei Cani e la Cattedrale dell’Assunta, ci si può dirigere verso la romanica Pieve di Corsignano risalente al VII secolo. Non tutti sanno che proprio a Pienza Franco Zeffirelli ambientò il film Romeo e Giulietta, tratto dall’omonimo romanzo di Shakespeare.
Poco più a nord del Castello di Spedaletto sorge invece l’iconica Cappella della Vitaleta. Questa è letteralmente inserita in un piccolissimo bosco di cipressi, da immortalare in una foto che ricorderà la visita al Castello di Spedaletto e alla Val d’Orcia.