È nella lista delle città italiane Patrimonio dell’UNESCO, grazie alla sua antica eredità storica che ne ha fatto capitale prima e sede universitaria poi. Stiamo parlando di Modena, città della tradizione lirica conosciuta in tutto il mondo e per la sua ricca storia culinaria. Famosa anche per firme del calibro di Ferrari e Maserati.
Vediamo, dunque, cosa vedere a Modena in un giorno.
Cosa tratteremo
Il sito UNESCO di Modena
Non si può che partire dal Centro, dove si trova il Duomo, datato 1099. Ci potrete entrare gratis, per vedere la cripta con le spoglie del santo patrono, San Geminiano, e il ricco altare con coro intarsiato. Accanto, si trova la torre campanaria, detta La Ghirlandina: 86 metri di marmo bianco che ne hanno fatto il simbolo della città. Potete salire a visitarla con 3 euro, per provare l’ebbrezza della vista a 360°, che nei giorni senza bruma, arriva fino all’Appennino.
E a proposito di arte: sempre in Piazza Grande, si trova il Palazzo Comunale, altro monumento UNESCO di Modena. Le sue sale sono il frutto di più ricostruzioni e restauri, per questo vale la pena entrarci. La più curiosa è quella delle Bifore, in cui è stata riportata alla luce una parte della vecchia facciata medievale. Invece, nel Camerino dei Confirmati c’è la “Secchia rapita”, secchio di legno portato in città dai modenesi come vestigio della vittoria sui bolognesi, nella Battaglia di Zappolino del 1325.
Venerdì pomeriggio, sabato e domenica, si può anche fare un giro dell’acetaia comunale, per sapere come viene prodotto l’aceto balsamico. Non dovete far altro che contattare l’Ufficio Turistico di Piazza Grande, per prenotare la visita guidata.
Se l’arte non fa per voi, fermatevi alla preda Ringadora, di fronte ai locali che servono l’aperitivo. Il “masso che arringa” veniva usato, nel Medioevo, come palco per parlare alla folla ed esporre i cadaveri dei criminali.
Sempre al Medioevo risale la statua bianca della “Bonissima”, che oggi si trova sotto il porticato comunale all’angolo con via Castellaro. Eretta nel 1268, come figura femminile di nobildonna modenese è, in realtà, simbolo della “buona stima”, cioè della precisione nei calcoli. Infatti, ai suoi piedi, si trovavano le antiche misure mercantili locali. A lei è stata dedicata una torta tradizionale, con ripieno di frutta secca e ganache al cioccolato.
Altri monumenti importanti a Modena
Di lì a poca distanza, si trova la Chiesa del Voto del Cristoforo Galaverna, chiamata così in quanto venne fatta costruire, nel 1630, da un voto del Comune e del duca Francesco I, per festeggiare la fine dell’epidemia di peste.
Proseguite ora per Piazza Roma, punto d’incontro dei modenesi e luogo in cui si stagliano il monumento al patriota Ciro Menotti e il Palazzo Ducale, ex residenza degli Este e oggi Accademia Militare di Modena. È considerato uno degli edifici più belli dell’architettura barocca. Ne sono un esempio la facciata esterna con Sacrario e il cortile a loggiato con scalone d’onore. Le stanze, riccamente decorate, sono tutte visitabili.
Se vi spingete in giù, verso via S. Pietro, trovate la chiesa intitolata al Primo Apostolo, eretta nello stesso sito in cui, tradizione vuole, si trovasse un tempio dedicato a Giove Capitolino. È un perfetto esempio di architettura rinascimentale modenese, grazie all’organo cinquecentesco in legno dorato e intagliato, ad una Madonna del Sassoferrato e a capitelli in terracotta del Begarelli, con annesso gruppo scultoreo della “Pietà”, anch’esso in terracotta.
Cibo & Svago a Modena
Bastano solo 200 metri per imbattersi nel Museo della Figurina, dove si trovano esposte ben 2500 creazioni dei Fratelli Panini, datate anche 1800. Nelle altre sale della Fondazione Modena Arti Visive anche collezioni di fotografia, disegno e grafica, con opere di artisti come Morandi, Lucio Fontana e Carrà. Sono visitabili a pagamento a partire da mercoledì, ma l’orario continuato è fino alle 19 solo nel weekend.
Subito accanto, si trova la statua in bronzo di Luciano Pavarotti, che apre al famosissimo teatro comunale che porta il suo nome, essendo nato a Modena nel 1935. Potete fare un tour della struttura tramite una visita guidata su prenotazione oppure acquistando il biglietto per uno spettacolo.
È arrivata l’ora di pranzo, ottima occasione per andare al Mercato Storico Albinelli, per acquistare prodotti locali. Dopo aver ammirato i suoi banchi in marmo, rimasti inalterati dal 1900, potete anche sedervi per mangiare e bere, dato che sabato fa orario continuato.
Nel pomeriggio, l’itinerario modenese può proseguire verso il Museo Enzo Ferrari. La struttura avanguardista ospita diversi modelli di automobile del “Cavallino Rampante” e mostre temporanee di altre eccellenze italiane del car design, come Maserati.
Parco Giardino Ducale Estense si trova lì vicino ed è la perfetta location per accompagnarvi verso il tramonto, grazie a laghetto e panchine. Se vi resta l’energia per un’ultima visita, non perdetevi l’annessa Palazzina dei Giardini, attribuita all’architetto Vigarani e luogo di importanti mostre artistiche e fotografiche, sia gratuite che a pagamento. È aperta fino alle 19 da mercoledì a domenica.