Pensando alla Sardegna, vengono in mente subito quelle spiagge sabbiose candide come il talco, bagnate da un mare che fa invidia persino a quello caraibico.
La Sardegna è anche la terra di siti archeologici legati a civiltà tanto antiche quanto misteriose e i nuraghe sono lì a testimoniarne l’esistenza.
C’è poi un altro volto della Sardegna, quello più intimo e autentico, legato all’entroterra. Si pensi, ad esempio, al Supramonte, alla Gola di Gorropu, alla Barbagia e al bellissimo Lago di Baratz. Questo specchio lacustre, che la storia e la leggenda avvolgono di racconti straordinari, sorge nella provincia di Sassari. Fa parte, assieme a Porto Ferro, di un’area riconosciuta di Interesse Comunitario dalla Comunità Europea.
Cosa tratteremo
Il paradiso naturalistico del Lago di Baratz
Il Lago di Baratz sorge a soli 33 Km da Sassari, nel territorio della borgata di Bratz e a due passi dall’incantevole Porto Ferro. La sua nascita risale all’ultima glaciazione quando, a causa di una monumentale duna sabbiosa creatasi grazie alle maree e al vento, si è creato uno sbarramento nella valle del Rio dei Giunchi.
Il Lago di Baratz, che fa parte del Parco Geominerario della Sardegna, si estende su una superficie che supera i 1120 ettari e le sue acque dolciastre sono oligo-salmastre. È circondato da una fitta vegetazione, visitabile a piedi, a cavallo oppure in mountain-bike. Ci sono, infatti, tre sentieri principali per raggiungere e visitare il lago. Ci sono il percorso ad anello, quello che parte dalla spiaggia e infine il percorso costiero. Quest’ultimo parte da Torre Mozza (chiamata anche Torre Bantine Sale), affacciata proprio sulla spiaggia di Porto Ferro, snodandosi poi nel cuore de Le Prigionette, una foresta situata al limitare di Porto Conte.
Le escursioni, rigorosamente green, sono il modo migliore per scoprire la biodiversità e gli ecosistemi presenti al Lago di Baratz. Si incontrano pinete di pini domestici e pini di Aleppo, tamerici, canneti e una macchia mediterranea profumatissima di ginepri, rosmarino, mirto, lavanda e lentisco.
Il Lago di Baratz è poi considerato un vero paradiso dagli amanti del birdwatching. Tramite le piccole torrette di osservazione, è possibile scorgere il martin pescatore, gli aironi rossi, il falco della palude, le folaghe e i germani reali. Con un po’ di attenzione gli escursionisti potranno anche incontrare molti rettili, tra i quali le simpatiche tartarughe palustri.
Lago di Baratz: tra storia e leggenda
Vedendo il Lago di Baratz, così incontaminato e silente, viene difficile pensare che abbia in qualche modo avuto a che fare con la guerra. Eppure, durante la Seconda Guerra Mondiale i tedeschi stanziarono proprio qui la loro base, con tanto di armi e ordigni. Quando però arrivò per loro il momento della frettolosa ritirata, abbandonarono tutto l’armamentario proprio sul fondo del lago. Solo quando le acque lacustri si ritirarono nel XX secolo fu recuperato tutto il materiale bellico tedesco.
C’è poi una leggenda che riguarda la nascita del Lago di Baratz e narra di un’antica e ricca città, i cui abitanti vivevano nel peccato e nell’avarizia. Dio allora decise di punirli, sommergendo per sempre il centro abitato. Si dice che alcune sere di luna piena, si possano ascoltare i rintocchi sinistri della campana del paese e i lamenti dei suoi abitanti. C’è chi giura addirittura di aver visto vagare delle ombre sulle rive del lago, collegandole alle anime perite nell’inondazione divina.
Si racconta anche che il Signore, nelle vesti di un vecchio viandante, prima di scatenare la sua ira sulla peccaminosa città, avvisò una fanciulla pia e tanto devota, ammonendola però di non voltarsi mai indietro al momento del disastro. La giovane però, attirata dal terrificante boato, guardò indietro e rimase pietrificata: si dice che il Monte Canistreddu sia in realtà la fanciulla in questione.
Dopo aver visitato il Lago di Baratz, si consiglia di raggiungere l’incantevole spiaggia di Porto Ferro, una distesa sabbiosa di 2 km situata al confine con Capo dell’Argentiera e con la Riviera del Corallo.
Il mare che bagna la spiaggia rivela sfumature color smeraldo ed è abbracciata da promontori rossastri punteggiati qua e là da macchia mediterranea. Il contrasto cromatico che si crea è davvero suggestivo, rendendo la spiaggia di Porto Ferro un gioiello naturalistico da visitare durante una gita al Lago di Baratz.