La Sardegna non è solo mare e spiagge paradisiache ma anche un entroterra affascinante, a tratti aspro ma proprio per questo assai particolare. Il borgo di Burgos è uno di quei luoghi della Sardegna solitamente fuori dalle rotte turistiche eppure ricchissimo di storia, con luoghi che narrano di storie e leggende tutte da conoscere.
Cosa tratteremo
La Foresta di Burgos: un weekend tra storia e natura
Da lontano Burgos affascina con le sue casupole distese ai piedi di un castello che sembra sospeso in cielo. Le origini di questo borgo sono spagnole e si trova nella valle del fiume Tirso, alle pendici di Sa Costera, ossia la Catena del Goceano.
Le origini di questa cittadina sassarese di poche centinaia di abitanti sono molto antiche, vista la presenza nei dintorni di necropoli neolitiche come quella di S’Unighedda, presente all’interno della Foresta di Burgos, a 7 km circa dal centro. Quest’ultima non è propriamente una foresta, ma certamente è un luogo dove la natura ha preso il sopravvento. Si tratta di un’area dove in passato sono stati costruiti edifici destinati all’addestramento della polizia e all’allevamento di cavalli da utilizzare durante la Grande Guerra.
Al termine del conflitto l’area è caduta lentamente in stato di abbandono. La natura che l’ha inghiottita, mantenendo però visibili le strutture, molte delle quali sembra siano state abitate solo fino a qualche tempo fa.
Oggi nella Foresta di Burgos, tra sugheri, cedri, querce, conifere e lecci, sono allevati pony Giarab, cavalli di razza arabo-anglo-sarda, l’asinello bianco tipico dell’Asinara. Non lontano dalla Foresta di Burgos si trova anche il Laghetto di Baddu Idda, piccolo specchio lacustre che, se visitato negli inverni più freddi, si gela regalando scenari davvero spettacolari.
Cosa vedere a Burgos e dintorni in un weekend
Burgos è un borgo piccolo e caratteristico, soprattutto nella sua parte più antica e medioevale. Qui ritroviamo stradine strette, case in pietra coi tetti a spiovente e molti murales che narrano scene di vita rurale del posto.
L’attrazione principale del centro storico è il Museo dei Castelli di Sardegna. All’interno sono presenti mappe e carte legate alle torri costiere spagnole e ai castelli dell’isola, costruiti dai Malaspina, dai Doria e dai genovesi. Tra tutti però quello più carico di storia è certamente il Castello di Burgos che, dall’alto di una scenografica rupe in granito, domina l’intera valle.
Il castello si trova alle falde del Monte Rasu a 647 mt di altezza. Oggi è una fortezza diroccata, di cui sono visibili le mura perimetrali, i resti di una torre, il pozzo e resti della triplice cinta muraria. In passato, però, questo castello, eretto con molta probabilità nell’anno 1100 da Gonario II giudice di Torres, fu sempre al centro di diatribe. Fu oggetto, infatti, di contesa con i giudici di Cagliari, passò nelle mani dei Doria, del Giudicato di Arborea e persino dagli Aragonesi.
Prima di lasciare Burgos per esplorare qualche bellezza naturalistica nei dintorni, si consiglia di assaporare qualche tipicità gastronomica. A partire dal su pane ‘e fresa, un pane di grano duro utilizzato in passato dai pastori. Imperdibili sono poi i dolcetti di mandorle su copulettas e sas tiliccas. Da provare anche i sas cozzulas, una specie di focaccina di patate molto gustosa.
I dintorni di Burgos da visitare in un weekend
Tra le bellezze imperdibili vicino a Burgos c’è la Foresta del Monte Pisanu, una zona verdeggiante ricca di sughere, lecci e roverelle. Qui è possibile rilassarsi tra passeggiate e pic-nic, con aree giochi per i piccoli visitatori. Una delle maggiori attrazioni di questa foresta sono i tassi, alcuni dei quali secolari e che sfiorano altezze di 15 mt. Con il necessario permesso della forestale è possibile anche visitare la Xiloteca, con tanto di catalogazione delle principali specie arboree presenti nella foresta e in generale sull’intero territorio di Burgos.